«Ferito da tutte le accuse a una passo dalla nomina, ma ho la coscienza pulita»- Corriere.it

«Ferito da tutte le accuse a una passo dalla nomina, ma ho la coscienza pulita»- Corriere.it


di Alessandra Arachi

Il deputato di Forza Italia era stato indicato come sottosegretario al ministero delle infrastrutture, ma non ha avuto il posto

Giuseppe Mangialavori, Forza Italia l’aveva indicata per un posto di sottosegretario alle Infrastrutture, ma così non è andata. Dispiaciuto?

«Di tutte le cose che sono successe questa è quella che mi è dispiaciuta meno».

Addirittura?

«Hanno scritto di me di tutto di più. Hanno cercato di farmi apparire agli occhi dell’opinione pubblica quello che non sono e che non sarò mai».

L’hanno descritta come qualcuno che aveva a che fare con la criminalità organizzata…

«Ripeto, è stato scritto di me di tutto e di più. Ma non c’è una sola parola che si possa posare su un minimo di fondamento».

Lei non è mai stato indagato?

«Mai. Si possono andare a vedere gli atti processuali. E anche altro».

Cosa?

«A voler guardare tutto ciò che mi riguarda non si trova neanche una multa non pagata».

Chi ha tirato fuori queste accuse secondo lei?

«Non lo so chi sia stato, ma è facile immaginare perché sia accaduto».

Perché?

«Tutti questi articoli sono venuti fuori due giorni prima della mia probabile nomina».

E adesso?

«Farò serenamente il deputato».

Lei è un medico, giusto?

«Sì, sono un senologo. E amo molto il mio lavoro. Fino ad oggi non l’ho mai abbandonato, e allo stesso tempo non ho lasciato da parte nemmeno la mia carriera politica».

Com’è la sua carriera politica?

«Ho cominciato come consigliere comunale a Vibo Valentia, poi consigliere regionale in Calabria e poi senatore, eletto primo al Senato con la lista bloccata nel 2018. Adesso sono diventato deputato».

Come riesce a conciliare il lavoro con la politica, soprattutto adesso che dovrà fare avanti e indietro dalla Calabria a Roma durante la settimana?

«Sacrifico il mio tempo con i figli, con la famiglia».

Si è trovato a disagio nella sua città dopo tutto questo trambusto?

«Assolutamente no».

I suoi pazienti, i suoi vicini, i suoi concittadini: non hanno detto niente?

«No. Io sono tranquillissimo. La mia è una terra difficilissima ma io ho la coscienza specchiata. Basta vedere cosa è successo qui negli ultimi anni».

Cosa è successo?

«Nella mia provincia ci sono stati sei-settecento arresti per ’ndrangheta. Io nemmeno un avviso di garanzia. Voglio continuare così».

Come?

«Continuerò a cercare di fare di tutto per far avere benefici alla mia Calabria»

31 ottobre 2022 (modifica il 31 ottobre 2022 | 22:40)



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Alessandra Arachi , 2022-10-31 21:40:43 ,

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